martedì 7 febbraio 2012

ALGURT E GHILD - ROMANZO DI PIERDARIO GALASSI

Le case sembravano spuntate per miracolo dal terreno come gli alberi. Era impossibile pensare che qualcuno avesse potuto costruire delle abitazioni in questi posti.
Le case erano fatte di pali di legno, di muri a secco, ma qualche volta anche di pietre e calce con i tetti coperti di paglia o di piagne ed erano perfettamente amalgamate al paesaggio tanto che viste da lontano a fatica si potevano distinguere.
La gente era rimasta ignara, lontana dalle notizie, dagli eventi e dalle mode.
Nessuno si interessava a questi luoghi ne alle persone che vi abitavano, non vi erano regole, ma vigeva il buon senso naturale a scandire i ritmi della vita, e l'inesorabile passare del tempo non aveva alcun peso.
Qui le giornate si presentavano sempre come spazi nuovi da conquistare, dove tutto poteva succedere e tutto poteva essere possibile.
Vivevano sospesi nel tempo, come entità invisibili al resto del mondo e... forse lo erano.

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