E’ stato faticoso il tuo inizio di scrittrice?
No, nessuna fatica: scrivo per puro piacere, scrivo perché amo il suono delle parole, la melodia delle frasi. Scrivo per dare vita a personaggi che poi diventano dei compagni di viaggio e che, quando li lascio perché ho concluso l’opera, mi mancano. Inoltre, la scrittura funziona come autoterapia, per guarire o, almeno, riconoscere, le ferite interiori.
Perche’ hai scelto la forma narrativa del romanzo?
In realtà ho cominciato con un racconto; poi non riuscivo ad abbandonare il personaggio, in questo caso Elvira, la quale sembrava avermi presa per mano e volermi trascinare nella sua storia. Così, piano piano, mese dopo mese, è nato il romanzo.
Cosa si nasconde dietro questo titolo? “Shemal”? Esoticità? Ricerca del sensazionale? Formula?
Niente di tutto questo. Ci sono dei miti, precedenti la Bibbia, che riportano a divinità a cui, poi, tutte le religioni del Mediterraneo si sono rifatte. Shemal, divinità della Siria o dell’antica Mesopotamia, per quel che ricordo, era il principe delle tenebre. L’assonanza con Samaele, nei racconti ebraici uno degli angeli della caduta, forse uno dei nomi di Lucifero stesso, mi aveva colpito. Samaele/Shemal è “Colui che si mette in mezzo” tra l’uomo e Dio, che ama le tenebre e odia la luce e che fa dell’oro l’unica sua luce… Ricorda qualcosa?
Cosa ti proponi di esprimere con questo testo raccontato?
Rispondo con le parole di Elvira stessa quando spiega chi è per lei il demonio: “Satana, l’avversario, il principe delle tenebre precedenti la creazione, nelle quali Dio ordinò sia fatta la luce! Dio vuole la luce, la verità. Chi si oppone a Lui cerca invece di trascinare il mondo intero in un pozzo profondo e tenebroso. Chi si oppone a Lui odia la luce, sfugge ed aborre la verità e si nasconde nelle tenebre della menzogna. Chi è, chi sono oggi gliavversari di Dio? Chi è, oggi, che come Samaele si rifiuta di onorare l’uomo come suprema creatura di Dio? Una creatura fatta di polvere, ma che di Dio è l’immagine e ne contiene il soffio, la sapienza e l’intelligenza e non merita di vivere nella polvere? Oh! Sì! Credo in questi avversari di Dio e dell’uomo… li vedo intorno a me… li vedo… Ciò che si mette in mezzo tra l’uomo e Dio è sempre stata soltanto una cosa, sin dagli inizi della creazione. La stessa che ha dannato Lucifero ed Adamo: la sete di potere e la presunzione di potersi sostituire a Dio. Che poi Satana sia una persona, o che siano le persone a diventare demoni, tentati dalla sete di potere, questo io non so spiegarvelo, perdonatemi.” Ecco: riconoscere, oggi, i demoni/uomini/ideologie/economie che trascinano l’umanità nella polvere, nella miseria, nella povertà estrema, addirittura in nome di Dio era il mio intento.
A quali lettori ti rivolgi?
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